Monterotondo (Roma)-Teatro Comunale Francesco Ramarini la Stagione Teatrale 2024-2025-Biblioteca DEA SABINA
Biblioteca DEA SABINA
Monterotondo (Roma)-
Teatro Comunale Francesco Ramarini la Stagione Teatrale 2024-2025-
A Monterotondo la Stagione Teatrale verrà inaugurata al Teatro Comunale Francesco Ramarini SABATO 9 NOVEMBRE, alle ore 21.00, da “AFFOGO”. Scritto e diretto da Dino Lopardo, con Mario Russo, Alfredo Tortorelli, lo spettacolo è stato finalista In-Box 24-25 ed ha vinto il premio di Drammaturgia “SuiGeneris” al Torino Fringe Festival. La produzione di Gommalacca Teatro indaga su come la violenza, celata nell’animo umano sin dall’adolescenza, possa spazzare via i nostri sogni. Un’indagine scenica che ruota intorno a diversi temi: solitudine, genere, rapporti familiari, società corrotta, bullismo.
SABATO 7 DICEMBRE, alle ore 21.00, Claudio Greg Gregori e Fabio Troiano saranno “GLI INSOSPETTABILI”. Il testo teatrale di Shaffer da cui furono tratte, secondariamente, anche due importanti opere cinematografiche, mette al centro della vicenda il gioco e la sfida tra due uomini che hanno in comune l’apparente amore per la stessa donna.
Un testo ironico e pieno di fascino, portato in scena da due interpreti di talento indiscusso e grande umanità e con la regia del bravissimo Fabrizio Coniglio, in una produzione di Teatro e società srl.
Un viaggio nella malattia dell’uomo moderno, che in nome del culto esclusivo di sé, sta addirittura arrivando a privarsi del sentimento più nobile e grande che possa esistere: l’amore. Tutto questo raccontato col sorriso, con l’ironia e con un grande gioco teatrale, che l’autore, Shaffer, ci regala in questa sua avvincente pièce.
SABATO 18 GENNAIO 2025, alle ore 21.00, Giselda Volodi ci accompagnerà in una pièce ispirata a “Il racconto di Sonečka” di Marina Cvetaeva: “COME LO ZUCCHERO DURANTE LA RIVOLUZIONE”.
La produzione di Avamposti umani racconta di come sia difficile trovare la propria identità quando questa non ha mai potuto manifestarsi apertamente nella nostra vita. Come fare, quindi? Non resta che attingere ad altre vite – o presunte tali – o all’Altra Vita.
Un filo del racconto esilissimo si dipana partendo dalla figura di una donna reclusa, colpevole di voler amare e di voler vivere.
DOMENICA 2 FEBBRAIO, alle ore 18.30, Paola Minaccioni è “ELENA LA MATTA”.
In scena con lei, Valerio Guaraldi e Claudio Giusti, per la regia di Giancarlo Nicoletti.
Fra documento storico, emozione e ironia, Paola Minaccioni torna a teatro con una grande prova d’attrice, vestendo i panni di un’antieroina del Novecento: Elena Di Porto, la “matta” del ghetto ebraico di Roma. Una storia vera tutta al femminile che si trasforma in uno spettacolo coinvolgente e di grande impatto emotivo. Il 16 Ottobre 1943 le SS naziste rastrellano il ghetto di Roma, deportando ad Auschwitz oltre 1000 ebrei della comunità romana. Fra questi c’è una donna, Elena Di Porto, che fino alla sera prima ha provato ad avvertire gli abitanti del ghetto del pericolo imminente. Nessuno, però, le ha dato retta, perché Elena è la “pazza” del quartiere ebraico, per l’appunto detta “la matta di Piazza Giudìa”. Paola Minaccioni presta corpo e voce alla figura di Elena Di Porto in un monologo scritto da Elisabetta Fiorito e con le musiche dal vivo originali di Valerio Guaraldi. A ottant’anni da quella triste ricorrenza, lo spettacolo è un emozionante viaggio nell’Italia della Seconda guerra mondiale, delle leggi razziali, della paura ma anche della speranza e della solidarietà. Una straordinaria prova d’attrice fra dramma e comicità di una della più apprezzate interpreti del panorama italiano.
SABATO 22 MARZO, ore 21.00, sarà l’ora de “Lapocalisse”: un reading di Valerio Aprea con monologhi scritti per lui da Makkox, per una produzione di Elastica.
L’apocalisse è imminente. L’apocalisse è prossima. L’apocalisse è inevitabile. Ma siamo proprio sicuri? Davvero non c’è un barlume di speranza? Un minimo spiraglio di possibile intervento per scongiurare un destino che sembra ineluttabile? E se sì, a quali condizioni? Attraverso quali ostacoli? Siamo ancora in tempo per correggere la rotta? Ma poi, soprattutto, la vogliamo davvero correggere questo rotta?
INFO: Tel. 06 906 1490 www.icmcomune.it
Al “Ramarini” la nona stagione teatrale comunale
Al via la tradizionale Stagione di prosa ufficiale del teatro Francesco Ramarini, giunta quest’anno alla sua nona edizione. Organizzata dall’Assessorato alla Cultura e dalla Fondazione ICM, la rassegna è allestita come sempre in collaborazione con l’ATCL, l’Associazione Teatrale fra i Comuni del Lazio, ed è sostenuta dal Ministero dei Beni e delle Attività culturali e dalla Regione Lazio.
I cinque spettacoli (vedi scheda allegate al comunicato ndr) in cui si articola la stagione sono:
9 novembre ore 21.00: “AFFOGO” con Mario Russo e Alfredo Tortorelli.
7 dicembre ore 21.00: “GLI INSOSPETTABILI”, con Claudio “Greg” Gregori e Fabio Troiano. 18 gennaio ore 21.00: “COME LO ZUCCHERO DURANTE LA RIVOLUZIONE”, con Giselda Volodi. 2 febbraio ore 18.30: “ELENA, LA MATTA”, con Paola Minaccioni.
22 marzo ore 21.00: “LAPOCALISSE” con Valerio Aprea..
Abbonamenti (5 spettacoli a 85 €) in vendita presso il botteghino del teatro venerdì 11 (orario 16:00 – 20:00), sabato 12 (orario 09:00 – 13:00 / 16:00 – 19:00) e domenica 13 ottobre (orario 09:00 – 12:00) e, online, dalle ore 10:00 del 14 ottobre fino al 20 Ottobre tramite il circuito tickettando.it.
Biglietti dei singoli spettacoli (25 €) in vendita da lunedì 21 ottobre online tramite il circuito tickettando.it, presso la Biblioteca comunale “P. Angelani” (piazza don Minzoni snc) nei giorni e nei seguenti orari: lunedì e mercoledì 16:00 – 19:00, sabato 10:00 – 12:00 e, presso il botteghino del teatro, il giorno dello spettacolo fino a due ore prima dell’inizio.
Gli abbonamenti e i biglietti sono cedibili a terzi ma non rimborsabili. Ulteriori info: 06.90.61.490, www.icmcomune.it.
«Sono orgogliosa di presentare la nuova stagione ufficiale del Ramarini – dichiara l’assessora alla Cultura Alessandra Clementini – e di proporre un cartellone di qualità, in linea con la consolidata tradizione che abbina commedie brillanti a spettacoli di riflessione su tematiche sociali. Sottolineo come il costo degli spettacoli, pressoché inalterato da anni, resta estremamente contenuto, nella certezza che uno degli obiettivi fondamentali da ricercare sempre sia quello di consentire a chiunque l’accesso alla fruizione culturale e alle occasioni di crescita individuale che questa assicura. Per lo stesso motivo abbiamo predisposto forme di gratuità da riservare, in occasione di ogni spettacolo, a persone seguite dai nostri Servizi sociali. Mi auguro che la risposta del pubblico sia appassionata come ogni anno e che la valorizzazione del nostro teatro, uno dei pochissimi in Italia ad essere gestito in house, prosegua nel solco di un percorso che lo renda sempre più conosciuto ed apprezzato anche al di fuori del contesto territoriale».
«Molto tempo è già passato dalle prime edizioni, quelle che ebbi il piacere e l’onore di lanciare al tempo in cui ero assessore – aggiunge il sindaco Riccardo Varone – ed è motivo d’orgoglio constatare come la storia del nostro teatro sia ormai costellata di passaggi prestigiosi, nomi di artisti e produzioni che esprimono un altissimo livello culturale e professionale. Soprattutto sono orgoglioso perché, anno dopo anno, il Comune non smette di lavorare per avvicinare un pubblico sempre più vasto alla grandezza e alla bellezza del teatro e al valore che questo riveste non solo in termini culturali ma anche etici e sociali».
«Una stagione teatrale, questa che abbiamo il piacere di presentare – afferma il presidente della Fondazione ICM Pietro Oddo – che punta da un lato a fidelizzare il nostro pubblico e dall’altro ad allargare la partecipazione a nuovi spettatori, perché crediamo fermamente che il teatro sia uno strumento di crescita personale, aggregazione e condivisione».
«L’auspicio è quello di connettere negli spazi del teatro Ramarini le risorse del territorio con le esperienze artistiche della scena nazionale – afferma la direttrice artistica di ATCL Isabella Di Cola – lavoriamo affinché la realtà eretina riscatti un posto d’onore nella promozione culturale teatrale dell’intera regione. La prosa sarà forza trainante di una stagione dall’anima poliedrica, dinamica, che coniuga contenuti e leggerezza, tradizione e innovazione con un unico comune denominatore: l’alto profilo artistico. Un cartellone che vuole rappresentare le buone pratiche di una società resiliente, di un nuovo modo di fare cultura, di una presenza “fisica” nei luoghi affinché siano propensi alla partecipazione e all’ascolto».
«Il teatro è soprattutto occasione di crescita culturale di una collettività, un momento di incontro, di condivisione, di riflessione, di suggestione, strumento per interpretare il vivere contemporaneo – afferma l’amministratore delegato di ATCL Luca Fornari – il ringraziamento di ATCL va come sempre al Comune di Monterotondo ed alla fondazione ICM, che permette il funzionamento del Teatro, al MiC ed alla Regione Lazio che finanziano le attività, agli artisti programmati ma soprattutto al pubblico, che rende possibile tutto questo e che sono certo saprà rispondere, come sempre, con passione e affetto».