Gloria Zanardo” SCENE MADRI”-Biblioteca DEA SABINA
Biblioteca DEA SABINA
GLORIA ZANARDO SCENE MADRI-
Testo pensato per una lettura ad alta voce
postfazione di Donatella Franchi-Gabrielli editori
Descrizione del libro della filosofa Gloria Zanardo, “Scene madri” Sul rapporto madri e figlie :«A commuoverla profondamente era la percezione della fragilità di un lavoro amorevole di cura, fatto con chissà quali attenzione e assiduità e che non ci metteva niente a lacerarsi, scombinarsi, perire. Era forse la fragilità stessa della condizione umana a mostrarsi quel giorno, fragilità che si percepisce in tutta la sua portata quando si mostra nello sforzo degli umani di dare forma e senso all’esistenza.»
il libro della filosofa Gloria Zanardo, “Scene madri”
Il libro di Gloria Zanardo ripercorre il rapporto con la vecchiaia estrema della madre, di un prendersi cura che ha mobilitato tutte le energie vitali della figlia. Le è stato necessario ripercorrere l’intera sua relazione con lei. Il libro ricostruisce il prisma di questa legame in tutte le sue sfaccettature, dove uno dei fili segreti va forse cercato nell’arte del dono. La pratica di scrittura poetica, che l’autrice ha seguito, le ha permesso di stare accanto alla madre attingendo a quelle risorse indispensabili alla vita che la creazione simbolica offre.
Il testo è impreziosito dalle fotografie di Donatella Franchi tratte dal suo libro d’artista “A Clotilde”
Dalla postfazione di Donatella Franchi
“Il rapporto con la vecchiaia della propria madre è un corpo a corpo a volte drammatico.
Può essere molto doloroso, induce ad una riflessione senza scampo su di sé, la propria fragilità e le insoddisfazioni, ci mette di fronte alla nostra finitezza umana, crea una lacerazione tra la necessità del rapporto di cura e l’urgenza di progetti su cui ognuna di noi aveva investito la propria esistenza.
Ma è anche una grande esperienza di vita, che ci aiuta a mettere a fuoco e a capire meglio noi stesse e gli altri. È quello che Gloria sta facendo, come ho cercato di fare anche io, faticosamente: trasformare il rapporto di cura nei confronti delle nostre madri in una esperienza di vita.”
L’autrice: GLORIA ZANARDO è nata e vive a Verona, dove ha insegnato nella scuola superiore. Partecipa al lavoro della comunità filosofica di Diotima fin dalle origini. Il suo percorso di pensiero trova espressione sia nella scrittura filosofica, sia in quella letteraria. Ha pubblicato due raccolte di racconti, Presente remoto (Tufani, Ferrara 2000) e Salnitro (L’Iguana, Verona 2012). Ha scritto, per volumi collettivi, saggi su Luce Irigaray, Jacques Lacan, Simone Weil. È del 2017 il saggio Un’apertura di infinito nel finito. Lettura dell’impersonale di Simone Weil (Mimesis, Milano).
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