Carla Cerasa-Valeria Mosca-Non ci è lecito mollare-Biblioteca DEA SABINA
Biblioteca DEA SABINA
Carla Cerasa-Valeria Mosca-Non ci è lecito mollare-
Introduzione di Simone Visciola
Saggio conclusivo di Gigliola Sacerdoti Mariani
Edizioni Effigi
DESCRIZIONE
Carteggio tra Amelia Rosselli e Gaetano Salvemini
Nella loro densa corrispondenza (che copre fondamentalmente il periodo intercorso tra il 1937, poco dopo l’assassinio dei fratelli Carlo e Nello Rosselli, e la prima metà degli anni Cinquanta), le voci di Amelia Rosselli e di Gaetano Salvemini sono unite da un imperativo comune, “Non ci è lecito mollare”. Esso riprende il monito che aveva dato il nome al primo giornale clandestino antifascista della penisola, fondato nel 1925 dallo stesso Salvemini e dai suoi giovani discepoli. I due protagonisti condividono una missione: difendono la memoria di Carlo e Nello dalle distorsioni che il regime fascista, per depistare le indagini intorno all’assassinio, sta diffondendo sulla stampa in Italia e all’estero, e la coltivano perché venga tramandata in tutta la sua autenticità negli anni a venire. Sorretti da profonda amicizia, Amelia e Gaetano iniziano un complesso “percorso di lavoro” volto a vivificare l’eredità culturale e civile dei due fratelli, a fare chiarezza sui responsabili della loro morte, ad organizzare la raccolta, la cura e la divulgazione dei loro scritti: un’operazione umana e intellettuale di altissimo profilo che si avvale, fra Italia, Europa e Stati Uniti, della fitta rete di rapporti dei Rosselli oltre che del network salveminiano. Il confronto tra Amelia e Gaetano tocca, inoltre, il processo di edificazione dell’Italia repubblicana. Un’esperienza che, nelle sue fasi più critiche, i due amici vissero e condivisero con passione, inquietudine e speranza, fissando riflessioni che si rivelano illuminanti per (ri)leggere, oggi, quella transizione cruciale della Storia dell’Italia contemporanea.
Edizioni Effigi
C&P Adver Effigi è una società che si occupa di comunicazione da oltre vent’anni. Il lavoro editoriale di Effigi muove dal territorio, in particolare dalla Maremma e dall’Amiata. Proprio dalla valorizzazione del patrimonio territoriale nasce, infatti, l’ispirazione per la maggior parte dei libri prodotti. Tra le prime collane realizzate si ricordano “Genius loci” (approfondimenti su temi di cultura locale), “Parole e memorie – tradizione e folclore” e “Archivi riemersi”. La produzione si è poi avventurata nell’ambito delle guide con “Microcosmi” (viaggi dentro al territorio) e con le declinazioni “Del vedere”, “Delle arti”, “Dei luoghi”. Con “Sul confine – opere in penombra”, la casa editrice ha iniziato ad indagare la letteratura e la poesia disperse e appartate, gli scrittori che non sanno di esserlo, i poeti dialettali. E da qui è nata la collana “Narrazioni”, con l’ambizione di scoprire nuovi talenti e valorizzarne altri. Dedicata ai giovani è la collana “Cavalli a dondolo” e nutrita è anche la collana “Tavole imbandite” che si occupa di gastronomia.
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