Octavio Paz-Poesia TRA L’ANDARSENE E IL RESTARE-Biblioteca DEA SABINA
Biblioteca DEA SABINA
Octavio Paz-Poesia TRA L’ANDARSENE E IL RESTARE-
Tra l’andarsene e il restare dubita il giorno,
innamorato della sua trasparenza.
La sera circolare è già baia:
nel suo quieto viavai oscilla il mondo.
Tutto è visibile e tutto è elusivo,
tutto è vicino e tutto è intoccabile.
I fogli, il libro, il bicchiere, la matita
riposano all’ombra dei loro nomi.
Palpitare del tempo che nelle mie tempie ripete
la stessa ostinata sillaba di sangue.
La luce fa del muro indifferente
uno spettrale teatro di riflessi.
Nel centro di un occhio mi scopro;
non mi guarda, mi guardo nel suo sguardo.
Si dissipa l’istante. Senza muovermi,
io resto e me ne vado: sono una pausa.
Octavio Paz-(1914-1998)-Poeta, scrittore, saggista e diplomatico messicano, premio Nobel per la Letteratura nel 1990. Il suo mondo poetico si basa sula poesia surrealista prima e sul pensiero orientale poi per superare l’io della filosofia occidentale e compiere un discorso ininterrotto sulla poesia stessa. La sua poesia è fatta di sperimentazione e anticonformismo, un continuo mettersi in discussione del linguaggio, “lotta continua contro la significazione”.