GIOVANNI FIGHERA-“I promessi sposi”-Biblioteca DEA SABINA
Biblioteca DEA SABINA
GIOVANNI FIGHERA-“I promessi sposi”.
E se il manoscritto fosse stato davvero ritrovato?
GIOVANNI FIGHERA-Nell’epistolario di Alessandro Manzoni, pubblicato per conto della casa editrice Adelphi, una lettera indirizzata all’amico Tommaso Grossi da Brusuglio recita:
Amico carissimo,
ho preso, non ha guari, una grande e grave risoluzione: voglio scrivere un romanzo. Non avrei mai pensato di divenir romanziere, giacché le mie facoltà intellettuali son troppo limitate e debili: forse tenterò indarno l’arringo in tal genere di letteratura. Senonché mi venne fatto di rinvenire un vecchio autografo dilavato. Lettolo e trovata bella la storia racchiusavi, m’era sorta l’idea di darlo alla luce: ma com’è scorretto! Solecismi e idiotismi lombardi e spagnuoli, goffe declamazioni, sgangherati periodoni: l’autore si mostra infatti un povero secentista educato alla scuola sguaiata di quel secolo. […] Pensai allora di prender dal manoscritto la serie de’ fatti, e ripudiando il suo stile, surrogargliene un altro più forbito e moderno.
Manzoni conclude la lettera affermando che la riscrittura comporterà molta fatica, spera che i risultati siano soddisfacenti e promette di mostrare lo scritto all’amico quando si recherà a Brusuglio.
Non ci è rimasto l’autografo della lettera, che è stata pubblicata sulla rivista «La scintilla» nel 1888. Una nota redazionale dichiara che il testo è senz’ombra di dubbio di Manzoni, come indica il raffronto con altri autografi del romanziere, e tende a datarlo al 1821 (ovvero al principio della stesura del Fermo e Lucia). La lettera proviene dalla collezione di Angelo Maura di Padova.
Dinanzi a questa lettera possono essere avanzate diverse ipotesi.
La prima è che il romanziere abbia raccontato del manoscritto all’amico Tommaso Grossi per indurlo a recarsi quanto prima a Brusuglio.La seconda è che la lettera sia una falsificazione, tesi prospettata da Attilio Momigliano, oltre che da Dante Isella: la forma Maso («Addio caro Maso») al posto di Tommaso (assai insolita) sarebbe uno degli elementi di prova.
Potremmo anche supporre che Manzoni, terminata la stesura del romanzo l’11 marzo 1823, stia pensando ad una prefazione nella quale spiegare le ragioni per cui abbia iniziato a scrivere un romanzo.
E se, invece, Manzoni avesse davvero trovato una storia del Seicento traendone spunto per la realizzazione dei Promessi sposi? Se così fosse, si aprirebbero interessanti ricerche: dov’è finita la presunta lettera autografa di Manzoni? Dove potrebbe trovarsi il manoscritto e qual è il suo reale contenuto? Ovvero quanto è effettivamente già presente nello scritto del secentista e quanto è, invece, totalmente di invenzione manzoniana?
Potremmo anche supporre che Manzoni abbia trovato nella villa di Lecco, che era anticamente di proprietà di Giacomo Maria Manzoni, una storia del Seicento che abbia attirato la sua attenzione.
Potremmo, però, pensare anche ad un’altra ipotesi estremamente affascinante. Si può sospettare che l’idea della stesura de I promessi sposi scaturisca dall’approfondimento delle origini della propria famiglia.
Dai sei anni in poi Manzoni crebbe praticamente orfano. I genitori si separarono. Il conte Pietro inserì il figlio Alessandro in un collegio, mentre Giulia Beccaria, molto più giovane del marito, si trasferì a Parigi in compagnia del nuovo compagno Carlo Imbonati. Alessandro passò da un collegio all’altro, facendo ritorno a Lecco e nei possedimenti del padre durante l’estate. Solo dopo il 1805, quando si trasferì a Parigi, Alessandro conobbe meglio Giulia Beccaria e instaurò con lei un rapporto duraturo. Venne a conoscenza che un antenato da parte della famiglia Beccaria era un certo Bernardino Visconti (l’Innominato). È anche possibile che la scoperta dell’Innominato sia avvenuta attraverso lo studio del Seicento, in particolar modo attraverso la lettura delle Historiae patriae di Giuseppe Ripamonti in cui si faceva riferimento a quel ribaldo. Questa figura è così centrale nel romanzo e all’origine della stesura dell’opera che Manzoni dedicò al personaggio tante pagine anche all’esterno del capolavoro, pubblicate per conto di Sellerio nel saggio Quell’Innominato.
Perché Manzoni aveva desiderio di scoprire quel secolo? Solo perché era un periodo emblematico della corruzione e dell’ignoranza? Perché il letterato avrebbe potuto affrontare la questione dell’unificazione italiana attraverso l’analisi di un secolo passato senza destare sospetti nella censura austriaca?
Forse, alcune ragioni potrebbero essere ricercate anche nella biografia del romanziere. Dopo il 1810 Manzoni tornò in Italia, a Milano e a Lecco. Carlo Imbonati, morendo nel 1805, aveva lasciato la villa di Brusuglio in eredità a Giulia Beccaria. Il conte Pietro Manzoni, morto nel 1807, aveva reso erede universale il figlio Alessandro. Tra le proprietà ereditate c’era la casa di Lecco, il Caleotto: da quella villa lo scrittore vedeva e memorizzava i luoghi del lecchese.
Tra i Manzoni Giacomo Maria fu il primo ad abitarla nel Seicento. Tutti i suoi discendenti abitarono lì, fino al conte Pietro Manzoni che la ristrutturò. Attorno all’abitazione c’era una vasta tenuta con viti e gelsi.
Leggiamo in un documento del 15 agosto 1612 che don Giacomo Maria era «abitante ab Caliotto, territorio di Lecco». L’antenato era un ribaldo, omicida e appaltatore di delitti che si avvaleva di bravi per le sue scelleratezze, processato addirittura come untore, anche se non condannato.
La figura di Giacomo Maria Manzoni può aver offerto una serie di spunti per la stesura del romanzo: la peste, gli untori, i bravi, gli omicidi sono solo alcuni; l’anno in cui Gian Giacomo è processato come untore è il 1630, lo stesso del processo agli untori raccontato nella Storia della colonna infame.
In quel trattato Alessandro Manzoni racconta le ricerche che Pietro Verri condusse per conoscere meglio le famiglie di Piazza e Mora, il barbiere accusato dal commissario di sanità di essere suo complice:
Il Verri, spogliando i libri parrocchiali di San Lorenzo, trovò che l’infelice barbiere poteva avere anche tre figlie; una di quattordici anni, una di dodici, una che aveva appena finiti i sei. Ed è bello il vedere un uomo ricco, nobile, celebre, in carica, prendersi questa cura di scavar le memorie d’una famiglia povera, oscura, dimenticata: che dico? Infame.
La famiglia del povero barbiere, accusato di essere untore, è infame. Anche il quadrisavolo di Alessandro aveva subito la stessa accusa, anche se poi era stato scagionato, mentre i monatti accusati di aver sparso la peste furono condannati a morte nel 1630. Manzoni vendette la casa di Lecco dell’antenato infame, appaltatore di delitti e presunto untore, nel 1818. Solo tre anni più tardi iniziò la stesura del romanzo che riesumava, anche se con nomi differenti e vicende modificate, un Seicento che aveva visto due antenati del Manzoni complici dei misfatti dell’epoca, due antenati che avevano avuto due destini diversi: Bernardino Visconti (nel romanzo l’Innominato) si era convertito e si era dedicato ad opere buone per espiare il male compiuto; Giacomo Maria Manzoni, impenitente fino alla fine, era morto nel 1642, ancora sotto processo, accusato di un altro delitto.
Manzoni provava vergogna per i suoi antenati? Sentiva l’esigenza di espiare il male compiuto dal quadrisavolo? La scoperta delle origini infami della sua famiglia potrebbe essere la scaturigine della composizione del romanzo e della scelta del Seicento come epoca congeniale all’ambientazione della storia. E allora potrebbe sorgere una domanda: se il manoscritto ritrovato alludesse in realtà ai documenti relativi alla storia dell’antenato lecchese?
Sono solo supposizioni non dimostrabili o anche realtà? Forse queste domande possono offrire un terreno nuovo d’indagine sul capolavoro manzoniano. Un fatto è certo: non sono pochi gli spunti che le vite dell’Innominato e di Giacomo Maria Manzoni offrono alla storia.
L’autore di questo articolo ha appena mandato in stampa una nuova edizione scolastica de I promessi sposi (a cura di Giovanni Fighera, edito da Giunti-Treccani-Clio, Firenze 2023).
Prof.GIOVANNI FIGHERA
FORMAZIONE E INSEGNAMENTO
Nato nel 1971, sposato, con due figlie, si è laureato in Lettere moderne (110 e Lode) e ha conseguito una specializzazione e tre perfezionamenti nell’ambito della letteratura e della linguistica. Insegnante di italiano e latino nei licei, collabora con il dipartimento di Filologia moderna dell’Università degli Studi di Milano.
GIORNALISMO
È giornalista e collabora con alcune riviste (tra cui “Studi danteschi”, “Il timone”, “Fogli”) e con quotidiani on line (tra cui “La nuova bussola quotidiana”, “Il sussidiario.net”, “Tempi.it” per cui cura il blog Il sugo della storia).
RADIO
Numerose sono le sue collaborazioni radiofoniche con Rai Radio Uno, Radio 5.9, Radio In Blu, Radio Vaticana, Radio Maria.
Su Radio Maria conduce la trasmissione IN VIAGGIO CON DANTE VERSO LE STELLE il quarto giovedì del mese dalle 10:30 alle 11:15.
Su Radio 5.9 conduce trasmissioni da lui ideate sabato alle ore 10:00. Tra queste ricordiamo: IO CERCO LA FELICITÀ (2018-2019), TRA I BANCHI DI SCUOLA (2019), L’IO, LA CRISI, LA SPERANZA (2019-2020).
LIBRI
Con le edizioni Ares ha pubblicato:
– Che cos’è, dunque, la felicità, mio caro amico? (2008), letto integralmente su Radio Vaticana per tre anni (ottobre 2008, ottobre 2009, febbraio 2012);
– La Bellezza salverà il mondo (2009), anch’esso letto integralmente su Radio Vaticana nel mese di luglio 2010;
– «Amor che move il sole e l’altre stelle». L’amore, l’uomo, l’Infinito (2010), letto integralmente su Radio Vaticana nell’ottobre 2010 e nell’agosto 2015;
– Che cos’è mai l’uomo perché di lui ti ricordi? L’io, la crisi, la speranza (2012), letto integralmente su Radio Vaticana nell’ottobre 2012;
– Tra i banchi di scuola (2014), letto integralmente su Radio Vaticana nel settembre 2014;
– Tre giorni all’Inferno. In viaggio con Dante (2016), oggetto di trasmissione su radio Maria dal 2016 al 2017;
-Il Purgatorio: ritorno all’Eden perduto. In viaggio con Dante (2017), oggetto di trasmissione su Radio Maria dal 2017 al 2018;
-Il Paradiso. Andata e ritorno. In viaggio con Dante (2018) oggetto di trasmissione su Radio Maria dal 2018.
– Pirandello in cerca d’autore. Una rilettura (2019).
Con Itaca edizioni ha pubblicato:
– Il matrimonio di Renzo e Lucia. Invito alla lettura dei Promessi sposi (2015).
Con le edizioni Sugarco ha pubblicato:
-Paradiso. In viaggio con Dante verso le stelle (2019)
Ha collaborato, inoltre:
–a Il romanzo italiano del Novecento (1900-1945), edito nel 2012 (Raffaelli editore);
–al volume La forza delle parole (2012) con la stesura del capitolo «Poesia, bellezza e verità» (Fara editore);
–alla raccolta di poesie Nuovi salmi («I Quaderni di Cntn, 2012);
-alla raccolta di poesie I poeti e la crisi (Edizioni della Libri Thule, 2015);
–al Censimento dei commenti danteschi (Salerno Ed., 2014);
-al Dizionario del liberalismo italiano (Rubbettino ed., 2015)
-ai QUADERNI 10 «PERSONAGGI E DESTINO» (casa editrice Stilgraf, 2013).
PUBBLICAZIONI LIBRI PER LA SCUOLA
Con le edizioni Principato ha scritto:
Divina Commedia (a cura di G. Fighera e di B. Panebianco), 2020.
POESIE
Sue poesie compaiono
–nella raccolta Nuovi salmi («I Quaderni di Cntn, 2012);
-nella raccolta I poeti e la crisi (Edizioni della Libri Thule, 2015).
INCONTRI
In questi anni ha tenuto centinaia di incontri e corsi sull’educazione, sulla letteratura italiana, sulla Divina commedia, su I promessi sposi, sui temi sollecitati dai libri (felicità, bellezza, amore,…), cineforum per adulti e per ragazzi in centri culturali, nei teatri, nelle scuole e nelle parrocchie.
CONVEGNI INTERNAZIONALI
Nel 2015 ha partecipato al Primo Convegno Internazionale della Letteratura dalmata (dove ha presentato Antonio Lubin dantista) e al Convegno Internazionale di Varsavia Il Dante dei moderni. Nel 2017 ha partecipato al Congresso Dantesco Internazionale di Ravenna (24-27 maggio 2017) con la relazione “Foscolo alter Dante: i versi dell’esilio e della patria perduta dagli esperimenti giovanili ai Sepolcri”.
BLOG
Ha due siti blog personali, uno intitolato La ragione del cuore e l’altro Il sugo della storia (pubblicato presso Tempi.it).
PREMI
Ha vinto il Premio Capri San Michele 2013 sezione giovani con l’opera Che cos’è mai l’uomo, perché di lui ti ricordi? L’io, la crisi, la speranza. È stato finalista al Premio Beato Contardo Ferrini 2011 con l’opera «Amor che move il sole e l’altre stelle». L’amore, l’uomo, l’Infinito.
INCONTRI
Un elenco completo si trova sul blog La ragione del cuore (sotto la voce appuntamenti).
Qui ne riportiamo alcuni (sono escluse interviste, incontri trasmessi sulle radio):
– Io cerco la felicità, 10 maggio 2009, organizzato dal Comune dei Giovani di Bassano del Grappa.
– Brindisi, venerdì 27 novembre, alle ore 18.30, nell’Auditorium del Museo provinciale MAPRI di Brindisi, presentazione del libro di Giovanni Fighera “La bellezza salverà il mondo”, promossa dall’Assessorato provinciale alla Cultura, guidato da Paola Baldassarre, oltre che dell’assessore e dell’autore, del poeta Alessandro Rivali. “Questo libro – dichiara l’assessore Paola Baldassarre – rappresenta il punto di partenza di un progetto che accompagnerà gli anni dell’Assessorato provinciale ala Cultura. L’obiettivo è avviare continue e costanti riflessioni su una realtà che percepisce in modo relativo il bene e il male, delegando al desiderio del singolo l’arbitrio di effettuare delle scelte ignorando il bene comune. Proporre un nuovo modello antropologo postula una dimensione relazionale che punti al senso della gratuità e dell’oblatività: in tal modo potremo entrare in una dimensione etica da più parti invocata”.
– Quale bellezza salverà il mondo? Il bello e il vero nella letteratura e nell’arte, venerdì 19 febbraio 2010 ore 18:30. Sala Molinari – Chiostro dell’Immacolata – Piazza S. Francesco – Salerno
– Meeting di Rimini, spazio Clandestino. Martedì 24 agosto alle ore 18 tavola rotonda con Davide Rondoni, Gianfranco Lauretano, Giovanni Fighera su “Letteratura, bellezza e insegnamento a scuola”.
– Concorezzo. L’avventura del viaggio. Inferno ottobre 2010 (4 serate), Purgatorio novembre 2011 (4 serate), Paradiso novembre 2012 (4 serate)
– Busnago. L’Inferno. L’avventura del viaggio (marzo-aprile 2011), Purgatorio (maggio 2012), Paradiso (maggio 2013), Inferno (maggio 2015), Purgatorio e Paradiso (2016). Ciascun ciclo in 4 serate.
– Meeting di Rimini, spazio Clandestino, presentazione di Che cos’è mai l’uomo, perché di lui ti ricordi? 20 agosto 2012.
– Concorezzo, presentazione di 6 dicembre ore 21 Che cos’è mai l’uomo, perché di lui ti ricordi?
-Cesena, martedì 19 febbraio 2013 ore 15 incontro con Gianfranco Lauretano e Giovanni Fighera su “Personaggi e destino nel romanzo del primo Novecento: l’esempio di Mattia Pascal”;
– Sulbiate, Tommaso Moro. La politica e il bene comune, 24 maggio 2013 ore 21;
– Capri. Premio Capri San Michele, Che cos’è mai l’uomo, perché di lui ti ricordi? 27-29 settembre 2013.
– Concorezzo, I promessi sposi (novembre 2013 in 4 serate);
– Cornate, I promessi sposi (febbraio 2014 in 4 serate);
– Cornate, La bellezza salverà il mondo (9 aprile 2014 ore 21)
– 11 maggio 2014 ore 15:30. Vittuone “Cara beltà …”: la passione per il dono che ci è stato fatto.
– Sondrio 28 maggio 2014, ore 15nella Sala dei Balli del Credito Valtellinese su GABRIELE D’ANNUNZIO dal titolo“Ah perché non è infinito come il desiderio, il potere umano?”(tema tratto dalla XIII edizione de I Colloqui Fiorentini).
– Meeting di Rimini (stand rivista Tempi) ì 27 agosto 2014 Tra i banchi di scuola. Un’avventura sempre nuova
– Concorezzo, Che cos’è dunque la felicità (in 4 serate) novembre 2014;
– Prato “La famiglia come luogo di incontro e di dono: itinerario per raggiungere la felicità.”, sabato 25 ottobre;
– VIAREGGIO, La bellezza salverà il mondo, 30 ottobre 2014 ore 21
-TRENTO, “Educare nel tempo della crisi dell’amore” 6 Febbraio 2015 alle 20.30;
– Cornate, “Al cuore di Leopardi” (febbraio 2015 in 4 serate);
– Sulbiate, “Perché è bello studiare?” (20 febbraio 2015 ore 21);
– Trieste, Primo convegno internazionale sulla Letteratura dalmata italiana, presso l’IRCI, Via Torino 8 28 febbraio 2015 ore 10.55 presentazione di Antonio Lubin dantista;
-Orzinuovi, Leggendo, specchiamoci ne i Promessi Sposi (marzo 2015, 4 serate);
– Roma, Palazzo Montecitorio, martedì 3 marzo 2015, presentazione del DIZIONARIO DEL LIBERALISMO ITALIANO (presenti l’editore, il comitato promotore, gli autori);
-Busnago, 10 aprile 2015 ore 21, Perché è bello studiare?
– Prato, sabato 18 aprile ore 17, LA BELLEZZA DELLA SCUOLA E NELLA SCUOLA: UN’AVVENTURA SEMPRE NUOVA;
-Salsomaggiore Terme, venerdì 15 maggio ore 17, “ALLA RICERCA DELLA FELICITÀ”
-Salsomaggiore Terme, Happening dei giovani, lunedì 21 luglio ore 21, La felicità: una questione di sguardo
-Milano Scuola FAES, 15 ottobre ore 18:30, DANTE DI FRONTE ALLA PROVA. LA NECESSITÀ DI UN MAESTRO.
– Concorezzo, novembre 2015 (in 4 serate), Il genio di Pirandello;
– VARSAVIA, Il Dante dei moderni. La Commedia dall’Ottocento ad oggi, CONVEGNO INTERNAZIONALE DI STUDI DANTESCHI, 2-4 dicembre 2015. Giovanni Fighera presenta “FOSCOLO EXUL IMMERITUS. La presenza della Commedia nella sua opera letteraria”
– Desenzano del Garda, 26 gennaio 2016, ore 20:45, Il matrimonio di Renzo e Lucia. Amore, perdono e misericordia.
– Concorezzo, Venerdì 12 febbraio 2016 ore 21, VALE ANCORA LA PENA SPOSARSI? rileggendo I promessi sposi;
– Orzinuovi, L’inferno di Dante (marzo 2016, in 4 serate), Il Purgatorio (marzo 2017, 4 serate), Il Paradiso (4 serate, marzo 2018);
– Trezzo, Il matrimonio di Renzo e Lucia (aprile 2016, in 3 serate);
– Sulbiate, la donna. Tra arte e letteratura. Incontro con Giovanni Fighera e suor Maria Gloria Riva;
– Madonna di Campiglio, sabato 23 luglio 2016 ore 18:30. L’importanza dell’amicizia nel cammino della vita: la Commedia di Dante;
– Meeting di Rimini, mercoledì 24 agosto 2016 alle ore 12, presso lo Spazio incontri della Libreria del Meeting (padiglione A3), Giovanni Fighera presentazione del libro Tre giorni all’Inferno. In viaggio con Dante (edizioni Ares);
– Cornate, Il Purgatorio. Cantica della libertà e della misericordia, ottobre 2016 (in 3 serate);
– Asiago, 10 settembre 2016 ore 9:00, “la domanda di felicità dell’uomo”;
-Trezzo, Tre giorni all’Inferno (novembre 2016 in 4 serate);
-Prato, Auditorium scuola media Fermi, 11 novembre 2016 ore 21, “Libri e letteratura. Uno strumento educativo all’epoca di internet”.
– Pistoia, 11 Febbraio 2017 “Desiderio d’infinito. Cosa conta davvero nella mia vita?” Salone Scuola Mabellini musicisti della scuola;
-Cantù martedì 7 marzo 2017, Corso di formazione e aggiornamento per i docenti di Lingua e letteratura italiana della scuola secondaria di II grado, La Commedia dantesca come laboratorio di competenze sociali, morali ed esistenziali;
– Desenzano, 14 gennaio 2017, 14 gennaio ore 14:30, Che cosa desidero davvero per i miei figli?
– Torino, Parrocchia di Santa Rita da Cascia, Esercizi spirituali, La Madonna nel canto XXXIII del Paradiso;
– MILANO – TEMPO DI LIBRI, Giovedì 20 aprile ore 17 – Presentazione del volume: Il Purgatorio: ritorno all’Eden perduto – In viaggio con Dante
– Ravenna, FOSCOLO EXUL IMMERITUS. La presenza della Commedia nella sua opera letteraria, venerdì 26 maggio ore 10:30, Congresso Dantesco Internazionale – International Dante Conference. Alma Dante 2017;
– Bassano del Grappa, DOMENICA 2 LUGLIO ore 20.15 presso i campi sportivi di Santa Croce “L’AMORE TRA FEDE E DESIDERIO”;
-Salsomaggiore Terme, mercoledì 25 luglio 2017 ore 21 LA BELLEZZA SALVERA’ IL MONDO. Giotto, Dante e noi moderni;
– Desenzano, LA FIGURA FEMMINILE NELLA COMMEDIA DI DANTE, Lunedì 23 ottobre 2017 ore 20:30, Oratorio Paolo VI;
– Zanica, 9 dicembre 2017 ore 9:30, CENTRO DI SPIRITUALITA’ E CULTURA “LA PREGHIERA NELLA COMMEDIA DANTESCA”;
– Desenzano, Lunedì 23 ottobre 2017 ore 20:30, Oratorio Paolo VI, “È possibile l’amore vero tra i giovani?”
– Desenzano, PIRANDELLO. ALLA RICERCA DEL VERO VOLTO UMANO, mercoledì 24 gennaio 2018, 14:30-16:30.
– Concorezzo, febbraio 2018 (3 serate), Tre giorni con Dante;
– Milano, Tempo di libri. Presentazione di PARADISO. ANDATA E RITORNO venerdì 9 marzo 2018 alle ore 16:00 presso Fieramilanocity – padiglioni 3 e 4;
– POZZOLENGO, venerdì 9 marzo ore 21, “La misericordia nei Promessi sposi”;
– Desenzano, 21 marzo, ore 16:30, Come prepararsi alla prima prova;
-Monza, Parrocchia San Giuseppe, domenica 8 aprile 2018, ore 10, Un’ora con Dante verso le stelle;
– Casatenovo, 10 aprile ore 21, Università di tutte le età, Ungaretti e l’esperienza della trincea;
– Trevi, domenica 19 agosto 2018 ore 21, “Amor che move il sole e l’altre stelle”;
-Sulbiate, 4 ottobre 2018 ore 21, Guareschi.
-Cornate, ottobre 2018, Pirandello. Un personaggio in cerca d’autore (3 serate)
-Trezzo, ottobre 2018 (4 serate), Il paradiso di Dante;
-Bocca di Magra, 12 gennaio 2019 ore 15:30, La fede nella chiesa nella letteratura;
-Verderio, venerdì 15 febbraio ore 21, L’avventura educativa;
-Desenzano 7 marzo 2019, Il viaggio nella letteratura del Novecento
-Nova Milanese, domenica 24 marzo 2019, Sei forte papà;
-Orzinuovi, 20 marzo ore 15 presso la scuola Sacra famiglia Il fu Mattia Pascal, cioè il dramma dell’uomo in attesa;
-Orzinuovi, 27 marzo ore 15 presso la scuola Sacra famiglia, Uno, nessuno e centomila;
– Arcore, venerdì 5 aprile ore 21, al Cineteatro nuovo. Dall’Inferno al Paradiso.
-Desenzano, 3 maggio 2019 ore 15, Come prepararsi alla prima prova;
-Santa Anna d’Alfaedo, venerdì 14 giugno 2019 ore 16, “Gli affetti nella letteratura” (incontro con i maturandi)
– Passo Lavazé, Hotel Corno nero, venerdì 26 luglio 2019 ore 21:00, L’avventura educativa.
-Meeting di Rimini, AVSI e Dante a Kibera;
-Cornate d’Adda, ottobre 2019 (3 serate), Tre giorni all’Inferno;
-Monza, 13 ottobre 2011 ore 10, Io cerco la felicità. L’esperienza della vita e i grandi autori.
– Campofontana, 1 novembre 2019 ore 9:30. La letteratura come occasione per comprendere se stessi;
– Bocca di Magra, 23 novembre 2019 ore 16, La misericordia e la confessione nel Purgatorio di Dante;
-Verona, 2 dicembre ore 21, Davvero la bellezza tornerà a salvare il mondo?
-Pozzolengo, martedì 4 febbraio 2020 ore 21, Parrocchia san Lorenzo martire, Il desiderio umano di felicità infinita;
-Casatenovo, Università di tutte le età, febbraio marzo 202020 (4 serate), Il latino serve a tutti.