CONCERVIANO (Rieti)-Cenni storici-Il Complesso monumentale Abbazia San Salvatore-BibliotecaDEA SABINA-
Biblioteca DEA SABINA-
-CONCERVIANO (Rieti)-
-Il Complesso monumentale di San Salvatore-
Foto RIETI NATURE e DARIO MARIANTONI
-Cenni storici-Il Borgo si affaccia sul fiume Salto , deve la sua importanza come centro di interesse artistico all’Abbazia di San Salvatore Maggiore, il più importante monumento medievale di questa zona ricca di molti reperti e siti archeologici risalenti a varie epoche storiche .Concerviano fu fondato, nell’VIII secolo, sul Monte Latenano dall’Abbazia di Farfa e la sua fortuna e prosperità fu dovuta alla protezione degli imperatori carolingi. nell’arco di circa un secolo. Il Borgo subì l’assalto dei Saraceni nel IX secolo, ma fu ricostruito nell’arco di quasi cento anni. La decadenza dell’Abbazia di San Salvatore, dovuta alle guerre tra i vari Castelli limitrofi, comportò ridusse il Borgo a semplice Commenda, poi nel XVII fu definitivamente soppressa. La chiesa subì una radicale trasformazione nel corso del seicento. Oggigiorno si possono vedere i resti di pitture e affreschi medievali, mentre nell’abside resta oramai quasi illeggibile, un bell’affresco risalente al XII secolo rappresenta il Salvatore tra schiere di angeli.
Il Complesso monumentale di San Salvatore-
Il Complesso monumentale di San Salvatore maggiore, tra la fine del XX sec. e l’inizio del XXI sec., dopo alcuni decenni di abbandono, è stato ricostruito con un criterio scientifico che consente di leggere le tre stratificazioni edilizie che nel corso dei secoli sono state realizzate.
L’edificio è stato fondato come villa rustica, con, alla base della costruzione, criptoportici; un sistema costruttivo tipico del II e I sec. a. C..
La seconda stratificazione appartiene all’età medievale ed è stata realizzata per la funzionalità dell’Abbazia.
La terza stratificazione, quella che ha maggiormente trasformato l’edificio, iniziata nel XVII sec. viene completata la trasformazione dell’edificio come attualmente si presenta, ed è stata funzionale alle esigenze del Seminario delle Diocesi di Sabina, Poggio Mirteto e Rieti, ed è quella che ha portato l’edificio allo stato attuale.
Dopo la soppressione dell’Abbazia, e per le esigenze della nuova funzione dell’edificio come Seminario, furono eseguite opere edilizie che ampliarono l’edificio, secondo i criteri costruttivi ed architettonici rinascimentali. Fu modificato il prospetto della chiesa (scompare il portico riportato nell’incisione del 1685), furono sopraelevati di un piano i corpi di fabbrica est e nord, e fu costruito un nuovo corpo di fabbrica nel lato ovest.