ROMA- Municipio XIV- Associazione CORNELIA ANTIQUA-Esplorazione dei colombari a Santa Maria di Galeria .
ROMA- Municipio XIV-
-Ass. CORNELIA ANTIQUA-APPUNTI dal LIBRETTO di CAMPAGNA
-Esplorazione dei colombari a Santa Maria di Galeria –
Appunti e foto sono di Cristian Nicoletta
ROMA- 25 novembre 2022- APPUNTI dal LIBRETTO di CAMPAGNA -Ass. CORNELIA ANTIQUA-Abbiamo esplorato il lato opposto dell’insediamento scoperto qualche settimana fa ‘ dove c erano cave , ponte , case rupestri e forse una mola e cunicoli idraulici , i periodi vanno dall etrusco al medioevo , oggi sul lato opposto dove i due erano collegati da un ponte , abbiamo visto molte sorgenti antiche e una serie di 6 colombari purtroppo completamente usati come magazzini e le foto non rendono la bellezza che meritano … L’epoca forse romana o più tarda da studiare in maniera più dettagliata … in caso di colombari romani sarebbe e pensiamo ad un unicum nel territorio nord ovest di Roma ! Con noi oggi Mauro Intini alleghiamo lo studio fatto dal nostro amico archeologo Pietro Serra
Colombari (33TTG783571)
Respighi (RESPIGHI A. M., Galeria, Roma 1956, pp. 7-50) menziona la presenza di colombari in località Brandosa, poco distante dalla Via Clodia. Si tratta di gallerie scavate nel tufo dalla volta a botte e intercomunicanti; nelle pareti è menzionata la presenza di nicchie o loculi di forma quadrangolare piccole e poco profonde, che danno agli ambienti l’aspetto di colombari. Tomassetti ritiene che si tratti di tombe etrusche, ma la sua considerazione è errata in quanto si tratta di colombari di epoca più tarda. Osservando dall’esterno la struttura, si può ipotizzare che ci siano due fasi cronologiche, l’ultima delle quali consiste nel rifacimento dei loculi in facciata. Oggi le gallerie sono ostruite da materiale vario, praticamente utilizzate come depositi di ferrame e materiale arrugginito. Grazie alla gentile concessione di un operaio è stato possibile l’ingresso all’interno di questi colombari.
Il colombario è costituito da tre gallerie, la prima subito a destra dell’ingresso è completamente ostruita da materiale moderno, ma si possono notare nelle pareti i loculi di forma quadrangolare e semi-circolare. Si accede alla seconda galleria dopo circa 3 metri di corridoio, nel quale, nel pavimento, si apre una piccola voragine attraverso la quale si intravede una sorgente d’acqua che passa nella collina tufacea. La seconda galleria è anch’essa ostruita da materiale moderno, ma è possibile identificare i loculi nelle pareti. Alla terza galleria ci si accede camminando lungo un corridoio lungo circa 15 metri, si presenta ostruita come le altre due. Nella parete di sinistra si apre una voragine attraverso la quale si intravede la sorgente d’acqua.
Il monte del Carretto nel quale i colombari sono ricavati è utilizzato come cava di tufo e pozzolana. (P. Serra, Paesaggio e Viabilità antica, 2016)
Appunti e foto sono di Cristian Nicoletta -Presidente Associazione CORNELIA ANTIQUA