Mia Lecomte- Poesie-Lettere da dove- Interno Poesia -Biblioteca DEA SABINA
Biblioteca DEA SABINA
Mia Lecomte- Lettere da dove-
-Nota al testo di Ugo Fracassa- Interno Editoria –
DESCRIZIONE
Queste Lettere da dove che Mia Lecomte indirizza a un destinatario incerto non cessano di insistere su un “dove”. Un “dove” delocalizzato e mobile a individuare, più che un luogo, una distanza, quella che separa i due poli della comunicazione epistolare. Carlo Bordini, già interprete e ammiratore della poesia di Lecomte, aveva parlato una decina di anni fa di «un universo domestico e femminile» come teatro di una normalità dolente e a tratti sommessamente delirante. La ritroviamo intatta, quell’ambientazione casalinga, tra pareti spoglie o ingombre di oggetti scaturiti dalla memoria familiare. Sede degli affetti ma anche luogo dell’assedio, la casa vuota, abbandonata o invece stipata, presa d’assalto, è attraversata da folate di ricordi in una dimensione temporale sconcertante. In un simile contesto, l’autrice ci appare impegnata in processo di domesticazione dell’angoscia nel quale è forse possibile riconoscere la cifra di un’esperienza poetica ormai trentennale. Poche scritture paiono esigere un lettore tanto quanto quella di Mia Leconte che, nel porgere la voce, mantiene qualcosa di puerile, una disponibilità cogente, un invito ineludibile: più incisivo del grido, più seducente del sussurro.
Caro XYZ
oggi il mio cuore ha battuto tre volte
tre in tutto
come se ognuna
come se ognuna potesse
come se ognuna potesse bastare
Così è iniziato
il giro del mio quasi mondo
*
Caro XYZ
ora raccontami di te
dammi notizia
qui le tue lettere
non sono mai arrivate
Dietro le porte
come una luce voci attorno
sta la famiglia
Per il resto
tutto l’inverno è vuoto
*
19:00
(Maloja)
Qua dentro
mi è consentito difendermi
stringendomi al superfluo
mentre attacca la neve
resisto se posso afferrarmi
a dettagli minimi
l’esclusione della notte
la devo a colore
forma proporzione
le mura non insistono
se ancora resto calda
ringrazio ciò che scelsi
con scrupolo
quando ero felice
indegno tutto di essere vivo
sorride forte alla morte
*
In exitu
M’ama non m’ama
petalo su petalo
liberarsi
spogliare la corolla
fissarla leggera
nel perfetto cielo
Vi lascio il gambo
la testa a pistillo
che dondola
come il cuore dell’impiccato
Nota biografica-Mia Lecomte (Milano, 1966) è una poetessa e scrittrice italiana di origine francese. Sei raccolte poetiche pubblicate in Italia, le sue poesie tradotte in diverse lingue sono uscite all’estero in volumi monografici, antologici e riviste. È autrice di narrativa e di libri per l’infanzia. Traduttrice dal francese, svolge attività critica ed editoriale nell’ambito della letteratura transnazionale italofona, a cui ha dedicato saggi e antologie. È ideatrice e membro della Compagnia delle poete e nel 2017, con studiosi e scrittori attivi tra Francia e Italia, ha fondato a Parigi l’agenzia letteraria transnazionale Linguafranca.