CASTELNUOVO di FARFA -” Appartengo a un paese che non ho mai lasciato”-Brano da MURALES CASTELNUOVESI di Franco Leggeri
Biblioteca DEA SABINA
MURALES CASTELNUOVESI -” Castelnuovo, appartengo a un paese che non ho mai lasciato”.
“…….il mio Castelnuovo è nella memoria che, a volte, sconfina nella fantasia. Castelnuovo è trovare la poesia in una gabbia dorata. E’ difficile dimenticare quei vicoli, quei volti, quelle voci, quelle risa, quelle , tante, storie che vivono in quella gabbia dov’è rinchiuso Castelnuovo”.
Castelnuovo dimenticato da molti castelnuovesi ,(ancora una volta troppi).
“La mia poesia può ancora essere un richiamo? Castelnuovo dove coltivare , come in un giardino, i rumori , gli umori e il sapore delle parole mai pronunciate. Ho nascosto i volti nelle parole e le ho riposti nelle pagine dei libri. Sì, le parole che corrono nel labirinto il mio castello di Kafka . Ma, forse, è racchiuso in questa sera l’ultimo grido di questa tregua e, poi : <oltrepassare la soglia senza un permesso valido per sognare>.
Ormai sono stanco di seguire un solco ripieno di scritture per rivivere i vecchi racconti dell’appartenenza. Ora bisogna gridare “ Basta con il silenzio dei poveri” perché questa è l’ora che la poesia dica basta e il poeta smetta di grattare la rogna, mentre le luci e le ombre nutrono una terra che non è più a sostegno dei nostri piedi …….”
-Ricordare-
Rimane , per noi, l’incanto della vita,
Rimane l’odio e la violenza,
Rimane l’ingiustizia e la fame,
Rimane la dignità del silenzio ,
Rimane il ricordo dell’ultimo aprile e un cerchio di fuoco.
-Ricordare-
“Devi continuamente, tutte le mattine, a rompere il freddo del terreno rimasto per raggiungere, forse, il seme caldo e ancora vivo”.
Anche se al mattino apri le palpebre devi RICORDARE che non riuscirai a sfuggire al freddo della morte…………..”
Brano da MURALES CASTELNUOVESI di Franco Leggeri