Sergej Aleksandrovič Esenin- Poeta russo-Biblioteca DEA SABINA
Biblioteca DEA SABINA
Sergej Aleksandrovič Esenin , poeta russo-
SERGEI ESENIN (1895-1925)-Poeta russo (n. nel distretto di Rjazan´ 1895 – m. Leningrado 1925). Fece parte dapprima a Pietroburgo del gruppo dei poeti contadini e poi dell’immaginismo, una scuola poetica nata a Mosca dopo la Rivoluzione. I suoi primi versi, raccolti nel volume intitolato al rito di commemorazione dei defunti, Radunica (1916), cantano con sommesso lirismo e con toni di umiltà religiosa la campagna attorno a Rjazan´. Esenin accolse la Rivoluzione con entusiasmo, esaltandola in poemi declamatorî e barocchi, quali Preobraženie (“Trasfigurazione”) e Inonija (“Altra terra”) del 1919. Ma ben presto la delusione provata di fronte al dilagare del progresso industriale, che trasformava la primitiva campagna, lo spinse a una vita disordinata di cui è un riflesso nel poema Ispoved´ chuligana (“Confessione d’un teppista”, 1921) e nel ciclo Moskva kabackaja (“Mosca delle bettole”, 1924) che contiene versi allucinati. Invano egli tentò di accostarsi a temi di argomento sovietico; l’alcolismo, la solitudine e la disperazione lo spinsero al suicidio. Egli è in sostanza un continuatore della tradizione di A. Blok, sia per la fluidità musicale dei versi, sia per il gusto della romanza zigana, sia per la sovrapposizione e per il connubio di vita e letteratura.
Fonte Enciclopedia Treccani
La bianca betulla
La bianca betulla
sotto la mia finestra
s’è coperta di neve
come d’una coltre d’argento.
Sui rami piumosi
dalla cimosa di neve
si sono sciolti i fiocchi
d’una bianca frangia.
Sta ritta la betulla
nella quiete assonnata
e arde la neve
nel fuoco dorato.
Ma l’alba, pigra
girando intorno,
cosparge i rami