FIAMIGNANO (Rieti)-Cenni Storici-Biblioteca DEA SABINA
Biblioteca DEA SABINA
I Borghi della SABINA
– FIAMIGNANO (Rieti)-Cenni Storici-
Fiamignano sorge nel territorio in cui è stata ipotizzata l’esistenza della Città romana di Vesbula di cui parla Dionigi. La rocca di Poggio Poponesco, di cui oggi sono visibili i ruderi, ebbe origine nel IX secolo raccogliendo intorno a se gli abitanti del nucleo originario. Dopo la distruzione del castello la popolazione si trasferì più in basso dando così origine ad un secondo insediamento con il nuovo nome di Fiamignano. Nella chiesa parrocchiale intitolata ai Santi Fabiano e Sabastiano ,si conservano, inoltre, una Croce processionale opera dell’Arte abruzzese del XIII secolo e un ciborio ligneo del XVIII secolo opera di Fra Simone di Petrella Salto,. Si può ammirare una pregevole tela di Scuola Romana che raffigura la Immacolata Concezione. Non lontano dal centro abitato sono ancora visibili i resti del convento dei frati Cappuccini che fu costruito nel 1568 con materiale di una antica costruzione di epoca romana. Si possono raggiungere i ruderi del Castello e della struttura fortificata del IX secolo è ancora visibile il Mastio e parte delle a cinta muraria medievale. Una Cappella sita all’interno del Castello Poponesco, databile sec. XI-XII, si conserva in una nicchia un affresco votivo del 1580 raffigurante una Madonna con Bambino e i Santi in preghiera.
Il Comune di Fiamignano comprende anche le frazioni: Arapetriani di Fiamignano, Brusciano di Fiamignano, Collegiudeo di Fiamignano, Collemazzolino di Fiamignano, Fagge di Fiamignano, Gamagna di Fiamignano, Marmosedio di Fiamignano, Perdesco di Fiamignano, , Mercato, Peschietta, San Pietro di Fiamignano, San Salvatore di Fiamignano, Sant’Agapito di Fiamignano, Santa Lucia di Fiamignano, Santa Maria del Sambuco, Sant’Ippolito di Fiamignano, Santo Stefano di Fiamignano.
Cicolano terra di Santa Chelidonia da Fiamignano.
Verso l’anno 1077 in Poggio Poponesco, piccolo castello del Cicolano, oggi completamente diruto e le cui vestigia si osservano non molto lungi da Fiamignano,nacque la Vergine S. Chelidonia dai coniugi Dauferio ed Abbasia. Fin dai suoi più teneri anni diede Ella le prime luminose prove della sua santità, perché con le sue pratiche virtuose, richiamava a se l’attenzione non solo dei genitori, ma di quanti avevano la fortuna di avvicinarla. Appena giovinetta consacrò a Dio la sua verginità e si pose in esercizi continui di preghiere e altre virtù cristiane. Giunta all’età di prendere marito, i genitori, che avevano questa unica figlia, la sollecitavano ad unirsi in matrimonio con un giovane di pari condizione che avevala richiesta; ma quando tutto sembrava conchiuso, Ella di nascosto abbandonò la casa paterna ed andò a fermarsi sugli alpestri monti Simbruini che circondano Subiaco; iviri coverossi in un angusto speco e si diede ad attendere con sommo fervore alle cose divine. Di là passo, poco dopo, a Roma per visitarvi i luoghi santificati dal sangue dei Martiri cristiani. Ritornò poi nella sua grotta e da Cunone cardinale di Palestrina prese il sacro velo della verginità nella festa e nella chiesa di S. Scolastica, di cui si diede a seguir la Regola e le virtù.L’anno della sua monacazione può ritenersi quasi con certezza che fosse il 1109, perché nella Cronaca Sublacense si riferisce che Cunone vescovo di Palestrina in quell’anno appunto consacrasse la Cappella della Rocca di Subiaco, ed in seguito non vi si fa più menzione di esservi tornato altre volte. Stretta costei da questo nuovo vincolo, si diede con maggior impegno alle pratiche di religione e si pose a travagliare il corpo con un nuovo genere di vita più aspro: camminava a piedi nudi; indossava una sola e lacera veste, che stringeva ai lombi con una fune; sedeva e dormiva sulla nuda terra; macerava il corpo con veglie,discipline e digiuni; povero e scarso era il suo cibo ed alle volte si asteneva dal prenderlo fino a sette ed anche dieci giorni. Trascorsa la sua vita in tali e tanti esercizi di cristiane virtù per circa cinquantanove anni, piena di meriti, compì il suo corso mortale ai 13 Ottobre del 1152.Il suo corpo, per espresso volere di Lei, fu sepolto nella grotta dove era dimorata vivente; fu poi, per ordine del pontefice Gregorio XIII, trasferito nella Basilica di S. Scolastica in Subiaco ai 3 di Luglio del 1578, ed ivi tuttora è religiosamente venerato.
Fiamignano (Rieti)Lago di Rascino sull’omonimo altopiano .
La magia della neve sui Monti del Cicolano. Davanti a noi uno splendido scorcio del lago di Rascino, un bacino carsico montano nel comune di Fiamignano.
RIETI -Litografia-Il Vescovato-Opera dell’Artista Nicoletta Alvisini di Fagge Comune di Fiamignano
Breve Biografia di Nicoletta Alvisini, nasce a Fagge, un piccolissimo paese nel Comune di Fiamignano in provincia di Rieti il 24 Luglio 1946. La carta ed i colori realizzavano i suoi sogni di bambina. Nel 1968 ha iniziato timidamente a fare le sue prime personali, riportando un gran successo di critica e di pubblico.
In quegli anni ormai lontani, i temi ricorrenti nelle opere dell’artista erano paesaggi danteschi nonché figure, fiori e nature morte. Questo suo voler affondare il pennello in qualche passo della “Divina Commedia” non era certamente un vuoto esercizio formale della mente ma un bisogno interiore di trasportare sulla tela le visioni del poeta che, grazie ad una felicissima operazione pittorica, si trasmutavano in apparizioni fantastiche tagliate in uno spazio quasi magico.
Nicoletta riesce a contenere in tutte le sue opere una pressante concitazione di idee, di sentimenti ed emozioni che trovano sfogo in una fremente e luminosa atmosfera. Il colore da ai dipinti un clima surreale, ne esalta la luce e tira fuori dai vari soggetti delle sue opere ciò che essi ci vogliono trasmettere. Negli anni troviamo in tutti i suoi lavori la stessa volontà di coerenza e di fedeltà al suo cromatismo ed alla sua tecnica ma l’artista non disdegna rapportarsi con altre esperienze, tanto che nel 1995 decide di frequentare un corso di iconografia a Firenze.