Gruppo FAI Sabina-LA MOLA SUL GALANTINA NEL BOSCO SOTTO AL TANCIA
Biblioteca DEA SABINA
LA MOLA SUL GALANTINA NEL BOSCO SOTTO AL TANCIA
Tra i tanti suoi bei libri dedicati alla Sabina, Gianfranco Trovato ne aveva dedicato uno alle mole (“Antichi mulini. Alla ricerca delle antiche mole della Sabina tiberina”, Amici del Museo, 2013). Nel libro ne aveva censite decine e decine, «per far conoscere questo patrimonio, e cercare di salvare i mulini dalla totale scomparsa alla quale i più sembrano destinati». Un lavoro originale e prezioso, come sempre, quello di Trovato.
Per questo abbiamo compulsato attentamente il suo libro quando ci hanno segnalato una mola sul Galantina, a monte di quella che sta sotto l’eremo di San Leonardo a Roccantica (quella conosciuta come Mola della Comune). Ma nel libro non c’era. Così quando una decina di giorni fa siamo scesi dal Trio lungo il sentiero delle Doline, il percorso aperto recentemente dalle guide di “Ala” e di “Tra noi” che mette in comunicazione il Revotano e il Catino (e sono stati proprio loro, le ragazze e i ragazzi di Ala e Tra noi, le associazioni che gestiscono il Rifugio Cognolo e il Trio, a ripulire la mola e a segnalarcela durante la cerimonia di inaugurazione del nuovo anello), eravamo molto curiosi e anche un po’ emozionati .
L’atmosfera è suggestiva nel bosco. Si scende abbastanza rapidamente e ripidamente (un centinaio di metri di dislivello in nemmeno un chilometro). E quando arrivi a fondovalle quello che resta del mulino fa il suo bell’effetto. Sulle rive del torrente che qualche giorno fa scorreva tranquillo, almeno lì in alto nella valle, con le mura, in alcuni tratti ricoperte di muschio, senza tracce delle vecchie macine, con i resti dell’apertura sottostante nella quale doveva girare il meccanismo in legno che trasmetteva la forza dell’acqua alla macina posta al livello superiore.
Mentre risalivamo ci chiedevamo: ma chi veniva a macinare fin quassù? Difficile dire. Certo, il sentiero che univa Roccantica al valico di Tancia era un percorso assai importante nel medioevo. Probabilmente il mulino era frequentato da chi viveva e coltivava proprio sull’altopiano di Tancia, e dovevano essere in tanti. E magari venivano anche i monaci e la comunità che viveva alla Grotta di san Michele.
Comunicazione di servizio: ieri siamo andati all’Eremo di San Leonardo e alla Mola della Comune. Di acqua, lungo il Galantina, nemmeno l’ombra.
Gruppo FAI Sabina